Al giorno d’oggi c’è chi usa l’astrologia come uno strumento deterministico ovvero che permetterebbe di predire gli eventi futuri.
Questa cosa, dal mio punto di vista, non è possibile, è una grande presa in giro nei confronti del consultante, non è più astrologia, ma veggenza che è un altro settore, probabilmente, degno di nota e di approfondimenti anch’esso.
L’astrologia viene anche utilizzata come mezzo previsionale.
Prevedere significa immaginare diversi scenari, fare ipotesi e pensare quale possa essere la più probabile, alla luce dei fatti concreti, delle circostanze, pensiamo alle “previsioni del tempo”.
Pre-dire, invece, significa affermare qualcosa prima che accada, in senso assolutistico.
L’astrologia che pratico, l’interpretazione del tema natale, è quella che va nella direzione del racconto, del cercare d’identificare attraverso, miti, simbologia delle storie, come quando si leggono le fiabe ai bambini, che possano servire da stimolo per il consultante.
Lo studio dell’oroscopo personale diviene, quindi, un’opportunità per conoscersi meglio e scegliere con maggiore consapevolezza.
Noi uomini viviamo di emozioni che possono disturbarci o esserci di aiuto.
Con l’astrologia possiamo cercare d’indagare la natura di quelle che c’intralciano e indirizzarle a nostro favore, scoprendo elementi positivi anche in quelle che, a prima vista, ci sembrano non particolarmente utili.