
Meditazione del solstizio d’inverno
Il solstizio d’inverno è il giorno più corto dell’anno, anche se a volte si pensa che questo primato spetti a Santa Lucia, il 13 dicembre e segna l’inizio della stagione fredda. Da questo momento in poi, le giornate riprendono ad allungarsi.
Nell’antichità, molti popoli festeggiavano questo momento come il passaggio dalle tenebre alla luce e in questa occasione si banchettava sotto un pino, antesignano dell’albero di Natale.
Esiste però anche un significato simbolico per questo momento dell’anno.
La terra, che non si abbellisce esteriormente con foglie e frutti, rivolge tutte le sue energie all’interno, in un lento processo vegetativo.
Questo momento di morte apparente corrisponde al massimo momento spirituale.
L’essere umano ha la possibilità di concentrarsi verso la propria meta e tutto ciò che è veramente importante.
La meditazione e cerimonia del solstizio d’inverno, avviene in 3 fasi.
Nella prima parte della meditazione prepariamo noi stessi per la semina dei nostri intenti e propositi, spogliandoci del superfluo, del negativo, dei “sospesi” e delle situazioni non chiarite nei nostri rapporti personali, per tornare all’essenza.
La meditazione prosegue poi con la formulazione di un proposito, quello che desideriamo vedere manifestato nel nuovo anno.
La serata si conclude con la cerimonia della semina: ogni partecipante metterà un seme, che rappresenta il suo proposito, nella terra, perché cresca, germogli e sbocci in primavera. Sarà la sua volontà, simboleggiata dalla terra, a consentire questo lento ma inevitabile processo vegetativo.
Ai partecipanti è chiesto di portare un vasetto con della terra da coltivazione e alcuni semi da piantare.
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- Evento riservato ai tesserati: Si