Mangiare e Nutrirsi possono apparentemente sembrare la stessa cosa, ma in realtà uno non implica necessariamente l’altro.
Molto spesso i cibi che mangiamo hanno la caratteristica di soddisfare vari bisogni compensativi, ma sono privi di quella vitalità ed energia necessarie per costituire un vero e proprio nutrimento.
Infatti il termine Nutrizione si riferisce a tutti quei processi biologici che consentono e condizionano la sopravvivenza, la crescita, lo sviluppo e l’integrità di un individuo.
La cultura occidentale indaga per lo più gli ambiti materiali del cibo relativamente a proprietà, calorie ed effetti su organi e sistemi.
Manca però una visione di insieme, un approccio olistico che disponga di un’interpretazione energetica e simbolica per comprendere al meglio cosa sia veramente un alimento.
La cultura occidentale contemporanea ha infatti abbandonato da tempo l’antica conoscenza popolare dei nostri antenati, che sapevano come creare ed elaborare il proprio cibo, benché sprovvisti di moderne tecnologie; essi si affidavano alla stagionalità e alla località dei prodotti.
La conseguenza di questo si manifesta in carenze nutrizionali e bassi livelli di energia, nonostante l’abbondanza nella quale la maggior parte delle persone viva.
Le culture orientali, hanno invece mantenuto l’attenzione sugli aspetti più sottili e meno tangibili della nutrizione.
Ippocrate affermava: “Il cibo sia la tua medicina” ed era sua convinzione che la presenza di tossine fosse la vera causa della maggior parte delle malattie.
Questo è lo stesso pensiero che sta alla base di molte ricerche scientifiche fatte ai giorni nostri e della stessa naturopatia.
La quantità di tossine acide, muco, parassiti e metalli pesanti presenti dentro al corpo creano un terreno interno acido, che a lungo andare diventa una minaccia per la salute.
Diventa quindi importante conoscere anche questo aspetto legato all’equilibrio acido/base.
Il processo di trasformazione del cibo che mangiamo produce scorie metaboliche acide, che normalmente vengono eliminate attraverso urine, feci, sudore.
Quando le scorie vanno oltre una certa soglia e l’organismo non è più in grado di neutralizzarle, si genera uno stato interno di acidosi.
Questo causa fenomeni come:
- fermentazione dei carboidrati;
- putrefazione delle proteine;
- irrancidimento dei grassi.