COME FACILITARE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE

Una comunicazione efficace prevede molti aspetti, tra cui anche l’ascolto. Comunicare non è solo questione di semantica o retorica: comunicazione non verbale, ascolto attivo, consapevolezza del linguaggio, ascolto empatico sono solo alcuni dei fattori chiave per padroneggiare l’arte di comunicare.

Spesso, per quanto ci sforziamo di comunicare, nelle nostre relazioni il dialogo non funziona come vorremmo.

Si creano malintesi e fraintendimenti e non riusciamo a far comprendere all’altro ciò che davvero vorremmo esprimere.

Avremmo molte cose da dire, vorremmo raggiungere l’altro eppure spesso non ci riusciamo e finiamo con perdere la connessione con l’altro, anche nelle relazioni più vicine.

Con amici e parenti, sul lavoro, in tutte le nostre interazioni, potremmo riscontrare difficoltà comunicative.

Comunicare è una disposizione naturale, comune a tutti, impariamo a farlo in molti modi fin dall’infanzia, tramite lo sviluppo e l’interazione con le altre persone, il mondo, la natura e gli oggetti.

Comunicare efficacemente, però, non è una competenza garantita dal semplice e automatico uso di linguaggio, gesti e comportamenti.

Per diventare comunicatori efficaci, innanzitutto, è necessario comprendere cosa sia davvero la comunicazione.

Per farlo, proviamo ad esaminare gli elementi chiave che la compongono: ascolto, ascolto, semantica, retorica, comunicazione non verbale, ascolto attivo, linguaggio, linguaggio non verbale, ascolto empatico.

Ascolto

Si pensa spesso che comunicare sia l’atto di inviare un messaggio, ma in realtà la comunicazione è un processo circolare, in cui il ricevente è coinvolto tanto quanto il parlante, tramite l’ascolto.

L’ascolto avviene contemporaneamente all’emissione nel dialogo in presenza o tramite strumenti di comunicazione diretta (telefono, etc,) oppure è differito, come nel caso della comunicazione scritta o di registrazioni audio e video.

Senza ascolto non vi è comunicazione: saremmo infatti semplicemente in presenza di un’emissione, di un messaggio, che di per sé, non incontrando l’altro, non diventa comunicazione.

Come un messaggio affidato ad una bottiglia nel mare che non verrà mai ricevuto.

Semantica

La semantica è lo studio del significato di parole e frasi e di come rendiamo significante il linguaggio attraverso il loro corretto uso.

Retorica

La retorica, cioè l’eloquenza nel parlare e nello scrivere, è parte dell’arte di comunicare con le parole.

Significato di semantica

La semantica studia il modo in cui le parole sono legate ai concetti e come questi siano legate a oggetti, situazioni o eventi.

Studia come sequenze particolari e familiari di suoni diventano unità dotate di significato.

Si occupa di morfologia delle parole (come sono costruite e composte) e sintassi.

La sintassi è l’insieme delle regole che stabiliscono l’ordine delle parole all’interno di una frase. Il significato dei termini, infatti, cambia in funzione della loro organizzazione e del loro ordine all’interno di una frase.

Noi utilizziamo parole e sintassi in automatico, avendo appreso il linguaggio, ma spesso ci rendiamo conto anche nel quotidiano che malintesi e fraintendimenti vanno al di là dell’uso corretto di grammatica e sintassi: vengono infatti coinvolti i significati delle espressioni che cambiano anche in base ai contesti.

I vissuti di ciascuno entrano a far parte della relatività semantica: quante volte ci siamo chiariti dopo aver compreso che per l’altro una parola, una espressione, una frase non avevano lo stesso significato che gli attribuiamo noi?

Comunicazione non verbale

Per quanto il linguaggio sia complesso ed efficace, non comunichiamo solo tramite esso.

Espressione del volto, sguardo, postura, prossemica, abiti, tono e intensità della voce: tutto ciò che agiamo con il corpo comunica a livello profondo.

La comunicazione non verbale è un tratto fondamentale dell’atto comunicativo ed entra in gioco soprattutto in ambito relazionale.

Più forti sono le emozioni coinvolte nella comunicazione, meno controlliamo la comunicazione non verbale in modo consapevole.

Ascolto attivo

L’ascolto attivo, quello autentico, differisce dal semplice ascoltare l’altro con i sensi ed esprime il linguaggio dell’accettazione e si articola in quattro momenti:

1. Ascolto silenzioso. E’ un silenzio interessato e accettante, fondamentale perché la comunicazione tra due persone possa essere fluida.

2. Messaggi d’accoglimento. Indicano all’interlocutore che l’educatore lo segue e lo ascolta.

3. Espressioni incoraggiamenti. Invitano l’interlocutore a parlare, ad approfondire quanto sta dicendo. Non valutano né giudicano.

4. Feedback. Per essere certi che la comunicazione sia esatta è necessario che l’emittente del messaggio sia certo che il messaggio sia stato correttamente recepito. Nella comunicazione efficace è perciò indispensabile il feedback.

Questo processo di rispecchiamento (feedback) è l’ultima fase che completa il processo della comunicazione efficace.

Il linguaggio

Il linguaggio è uno strumento di rappresentazione simbolica, utilizzato prevalentemente a fini comunicativi. È la capacità di associare suoni e significati attraverso regole grammaticali.

Ha una triplice funzione:

  1. conoscitiva: permette di acquisire una serie di conoscenze sulla realtà senza che ve ne sia esperienza diretta
  2. simbolica: si basa sulla capacità di usare simboli
  3. comunicativa: permette la comunicazione tra persone.

Le parole dicibili e scrivibili in italiano sembra ammontino a 2 milioni, eppure nel quotidiano usiamo una porzione davvero minuscola del già ristretto “vocabolario di base” (6.500 parole) chiamata “lessico fondamentale”, composta da 2.000 parole soltanto.

Quanto riflettiamo sul linguaggio che usiamo? È efficace? È generico? Potremmo utilizzare parole più efficaci?

Comunicazione efficace

Gestire e comprendere le dinamiche comunicative interpersonali per comunicare in maniera efficace comporta l’atto di prestare attenzione agli atteggiamenti e comportamenti dell’altro.

Possiamo definire gli atteggiamenti come i modi di reagire a fatti, situazioni, persone o oggetti che fanno parte dell’ambiente della persona.

Sono relativamente stabili e duraturi, vengono appresi, fanno parte del bagaglio della storia e dell’esperienza di ciascuno e coinvolgono valutazioni e sentimenti, convinzioni e valori personali.

Se si intende porre in atto una comunicazione efficace, non si può prescindere dalla necessità di andare incontro al mondo dell’altro, accogliendo i suoi atteggiamenti e la sua visione del mondo.

Linguaggio non verbale in dettaglio

La comunicazione non verbale avviene attraverso il linguaggio non verbale:

  • L’espressione del volto, capace di trasmettere le emozioni
  • Lo sguardo, laterale o diretto, sfuggente, rivolto in una direzione
  • I gesti ed il movimento del corpo, volontari o involontari.
  • La postura, rilassata o rigida, ripiegata, eretta, curva, instabile
  • Il contatto, veloce, brusco o carezzevole, profondo o esitante
  • Il comportamento spaziale, la prossemica che detta le regole della vicinanza intima o sociale
  • Gli abiti che indossiamo e, in generale, l’aspetto esteriore
  • Il linguaggio detto paraverbale, fatto di tono di voce, volume, velocità di eloquio, ritmo etc.

Ascolto empatico

Ascoltare in modo attivo significa, come abbiamo visto sopra, sintonizzarsi profondamente con lo stato emotivo dell’altro e lasciarsi coinvolgere e interrogare da quello che ci proviene da lui.

Dal momento che le emozioni sono una diretta conseguenza del significato che la persona attribuisce alla realtà, possiamo dire che, in questo senso, ogni vero ascolto è un ascolto empatico.

Ascoltare in modo empatico significa “fare spazio dentro di se” per accogliere l’altro, ovvero accettare di farsi cambiare dal dialogo instaurato e far tacere se stessi per dare la precedenza all’altro.

Cosa Fare?

Alla luce di tutto ciò, la prossima volta che stai per comunicare con qualcuno, ricorda che possiamo provare a portare consapevolezza sul nostro linguaggio verbale e non verbale e, soprattutto, sul nostro ascolto.

Se poi volessi approfondire il tema, puoi trovare qui informazioni utili e anche un programma formativo rivolto a chiunque desideri diventare un efficace comunicatore.