christmas blues

Christmas Blues


“Lo sapevate che a Natale si diventa più tristi?

Il periodo più felice dell’anno diventa una trappola per via della solitudine, il rimorso, il rimpianto per le cose che ci siamo lasciati alle spalle.

A dirlo sono molti studi sociali, ma anche tanti film che passeranno nelle prossime settimane sugli schermi grandi e piccoli. Dal classico di Dickens, al più romantico Family Man, all’immancabile Love Actually.

Poi il 25 ci solleveranno dalla tristezza i due famosi protagonisti di Una poltrona per due.

Una tristezza di tipo stagionale: gli inglesi la chiamano Christmas Blues. Christmas Blues è anche nota come depressione natalizia, legata sopratutto al tour de force di convenzioni sociali e festeggiamenti obbligati che portano con sé ansia, insonnia e tristezza.

Il periodo Natalizio non ci risparmia. Festeggiamenti che comportano una lunga serie di stress, riunioni familiari, liste di regali interminabili. Ad aggiungere un ulteriore carico il conseguente frustrazione per i regali disattesi o per l’incapienza economica. L’acutizzazione della solitudine e la sofferenza di chi vive la mancanza e la perdita di qualcuno caro.
Infine l’avvicinarsi della fine dell’anno ci mette tutti di fronte all’insoddisfazione o la frustrazione per “quello che anche quest’anno non abbiamo fatto”.
Un’altro dei motivi che ci possono rendere tristi è il cambiamento climatico. La diminuzione delle ore di luce, con la diminuzione della produzione di seratonina e il freddo completano un “quadro clinico” davvero pesante.

Come superiamo il Natale

Il primo importante passo è quello di rispettare se stessi e i propri limiti: dire NO a quegli appuntamenti che sappiamo essere solo di convenzione, e che invece di allietarci non farebbero altro che aumentare il nostro disagio.
Proviamo ad accogliere le nostre emozioni; sebbene il clima sia festoso, non siamo necessariamente “sbagliati” se siamo su una frequenza diversa.
Forse dovremmo imparare ad ascoltare la nostra tristezza e coglierne il significato, potrebbe addirittura essere un ascolto prezioso di noi stessi.
Forzarsi di apparire gioiosi per sentirsi “adeguati” comporta infatti un aumento del livello di stress; confidare a persone fidate il proprio stato d’animo, parlare della propria depressione natalizia, invece, ci permetterà di sperimentare la condivisione, di lenire il senso di solitudine e di sviluppare resilienza.
Bisognerebbe imparare a lasciare andare i pensieri ricorrenti, il rimuginare sul passato e sui problemi attuali della vita. Rimuginare non contribuisce a risolvere i problemi e non aiuta a prendere decisioni e non leniscono l’ansia.
Bisognerebbe rimanere agganciati al momento, “qui e ora”. Intorno a noi ci sono cose, emozioni, persone, situazioni, delle quali non riusciamo a godere appieno, se ci lasciamo portare giù, a fondo dai pensieri legati al passato o dalle ansie legate al nostro futuro.
Impariamo che tutto ciò che ci accade è anche dovuto ai cambiamenti climatici. Regaliamoci un ora di passeggiata all’aria aperta, gli effetti benefici saranno quasi immediati.

Qualche accorgimento ulteriore?
Sintonizziamoci col cuore di chi ci sta vicino, andiamo a trovare chi è solo o e malato o semplicemente in difficoltà. Aiutiamo i più piccoli verso le buone azioni che gli permettano di uscire dall’egoismo imperante dei nostri tempi. Socializziamo con i nostri vicini più anziani, che forse più di noi si sentono tristi e isolati.

Si tratta di piccoli gesti terapeutici che costano poco e danno molto. Qualche suggerimento?

Vi sono anche rimedi naturali profondamente in sintonia con le nostre emozioni, che possono aiutarci a superare questo periodo:le Essenze Floreali.

Qui suggeriamo un “quartetto” ideale, che proprio come i Cetra di simpatica memoria mette insieme alcune “note musicali” che non sono altro che le frequenze dei nostri stati d’animo, e le riequilibra risuonando con esse.

Consigliamo di recarvi in farmacia o erboristeria e far preparare una boccetta da 30ml con acqua, brandy e DUE gocce per ciascun rimedio, che potrete poi assumere per bocca (4 gocce x 4 volte al giorno) o spruzzare nell’ambiente, in modo che tutti ne traggano beneficio, anche i nostri amici animali:

HONEYSUCKLE (caprifoglio), per la nostalgia di cose belle, persone perdute e tempi passati, che non torneranno più e il cui ricordo ci impedisce di gioire del presente e di guardare avanti:

IMPATIENS (balsamina), per la frenesia di questi giorni, la corsa affannosa a preparare tutto, a programmare, acquistare, correre da un impegno all’altro, senza riuscire a goderci il momento perché la nostra mente si sta già preoccupando di cosa dovremo fare domani.

HOLLY (agrifoglio), che non a caso raggiunge il suo massimo splendore proprio in questo periodo, e viene usato per le ghirlande e le decorazioni: è l’armonizzatore per eccellenza, aiuta a portare pace e concordia, ad appianare i contrasti, a stemperare gelosie, invidie e rivalità.

Ed infine WHITE CHESTNUT, per quando il cervello non riesce a “spegnersi” perché troppo immerso nei pensieri ricorrenti, anche quelli che vorremmo accantonare: questo può causare difficoltà ad addormentarsi, sonno frammentato e tutte le conseguenze derivanti da una mente troppo “piena” e in movimento.

E poi, sì, guardiamolo un film di Natale. Magari un film come “La vita è una cosa meravigliosa”, che nella sua morale in fondo ci dice che vivere è sempre faticoso, ma più faticoso sarebbe immaginare il nostro vivere senza mille altre persone, alle quali diamo e dalle quali riceviamo grande gioia quotidiana.