Ogni segno zodiacale appartiene ad uno specifico elemento: Aria, Acqua, Terra e Fuoco. Ogni pianeta in un oroscopo si trova in un segno e condivide queste energie.
I segni di Fuoco sono l’Ariete, il Leone, il Sagittario, quelli di Terra, il Toro, la Vergine, il Capricorno, quelli d’Aria, i Gemelli, la Bilancia e l’Acquario, quelli d’Acqua, il Cancro, lo Scorpione e i Pesci.
Il Fuoco rappresenta l’intuizione, la Terra la sensazione (concretezza), l’Aria il pensiero (velocità), l’Acqua il sentimento (emozioni).
Sono le quattro funzioni junghiane identificate da Carl Gustav Jung e descritte nel suo lavoro sui tipi psicologici.
Ognuna di queste è in relazione con le altre. Può essere una relazione facile o difficile, quando è di quest’ultimo tipo una delle funzioni interviene a mediare il rapporto tra le due.
Il tema natale è quindi dinamico, mai statico, anche le tensioni possono essere rilette e vissute in modo unico, essere sciolte.

Analizzare gli elementi astrologici e come entrano in relazione fra loro è una fra le prime attività che si dovrebbe fare quando s’inizia a guardare un tema natale.
In quale elemento si trova il Sole, in quale la Luna, quali sono gli elementi predominanti in un tema, che relazione possono avere?
Con questa riflessione provo a fornire delle indicazioni rispetto alla relazione fra gli elementi Fuoco e Acqua.
Gli elementi possono entrare in relazione tra loro. Proviamo ad immaginare il fuoco che scalda l’acqua e produce vapore.
Il vapore può rendere poco chiara la visione, come la nebbia.
Il vapore è utile per generare movimento, ricordiamo i treni.
Il fuoco può consumare, totalmente, l’acqua, far bruciare la pentola.
L’acqua non è dispersa si è trasformata in vapore, ha cambiato stato.
Il cambio di stato ha in sé qualcosa di alchemico.
L’acqua se gettata sul fuoco può spegnerlo, quindi, affinché possa avvenire quanto descritto in precedenza, ovvero l’evaporazione, l’elemento deve essere posto in un contenitore che scaldi.
Il mare è contenuto dalla terra, così come la pentola che usiamo per scaldare l’acqua.
Se, invece, l’acqua è liberata dal contenitore, straborda dagli argini, viene a contatto diretto con il fuoco, se la quantità è sufficiente può spegnerlo, ma nello stesso tempo, evapora.
Durante l’interpretazione di un tema natale dobbiamo tenere presente queste sfumature e capire quale possa essere la descrizione migliore del contatto fra elementi acqua e fuoco.
E’ un continuo rimando di corrispondenze e analogie.
L’elemento acqua può essere utilizzato in un racconto quando parliamo di un pianeta che è in qualche modo in relazione con esso, per esempio: la Luna e Nettuno.
Come si fa scegliere se sia l’acqua a spegnere il fuoco o il fuoco a creare nebbia? Su cosa dovremmo spingere l’attenzione?
Come prima cosa sono da valutare la numerosità degli elementi nel tema natale, quale elemento è più presente in un tema.
In un certo modo potrebbe essere quello che risulta vincitore, ma se in contemporanea avessimo:
Nettuno dominante o la Luna, mentre l’elemento fuoco è più presente, allora diventa fondamentale il confronto con l’interlocutore, le domande che ci possono spingere a prendere una direzione interpretativa nel racconto anziché un’altra.
In termini psicologici significa cercare di capire quale sia la funzione dominante e quale quella di appoggio, se l’intuizione o il sentimento.
Molto spesso le funzioni psicologiche lungo l’arco della nostra vita possono modificarsi, la dominante diventa di appoggio.
Questo dipende da come noi vediamo il mondo, dalle esperienze che facciamo, ecco perché in un tema natale non saremo mai certi dell’interpretazione, ma dobbiamo costruire e raccontare storie in cui il soggetto può riconoscersi e vedersi come l’eroe, ma anche come un personaggio non principale, ma secondario, sarà lui a scegliere chi essere.
