regime fiscale

La professionalità dal punto di vista Fiscale

Quando parliamo di professionalità dobbiamo innanzi tutto domandarci: quando un professionista è tale?

La letteratura comune sostiene che, indipendentemente dall’ambito in cui si sceglie di operare, le qualità essenziali individuate alla base del successo professionale siano le seguenti:

  • Competenza
  • Formazione continua
  • Gestione delle relazioni umane
  • Affidabilità

In sintesi si ritiene che un buon professionista necessiti di una preparazione tecnica e della relativa formazione costante, della capacità di relazionarsi agli altri, per generare e mantenere le relazioni con tutti i soggetti che gravitano attorno al proprio business.

Inoltre, deve conoscere i propri limiti sia in termini di competenze che di risorse al fine di non assumere incarichi che non si è in grado di portare a termine ed in caso di necessità essere pronto a fare squadra con altri professionisti quando occorre mettere in campo maggiori competenze o risorse.

Parrebbe quindi che per avviare un’attività professionale sia sufficiente essere preparati e mantenersi aggiornati rispetto alla propria area di competenza.

Personalmente ritengo che ciò non sia sufficiente e che la qualità di un professionista debba essere percepita su più livelli: etico, professionale e relazionale.

Come declinare tutto ciò nel rapporto con il fisco?

Ritengo utile sottolineare il valore etico e sociale di un comportamento fiscalmente corretto, che non si può riassumere esclusivamente nel concetto che pagare le tasse è un preciso dovere.

Occorre capire quanto ciò sia necessario al fine di garantire a tutti in cittadini (compresi coloro che le pagano) di beneficiare dei servizi quali l’istruzione, la tutela e cura della salute, le reti di comunicazione, l’assistenza ai più deboli etc.

Questi servizi per essere erogati devono essere supportati dalla partecipazione alla spesa pubblica, commisurata alle possibilità di ciascuno.

Constatazione che appare confermata dalla lettura dell’art. 4 della stessa Costituzione per il quale

“ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.

Sul piano professionale, il rispetto delle regole fiscali, permette di determinare il proprio reddito in modo corretto, a partire dall’individuazione del regime fiscale idoneo nel quale operare.

A tal fine occorre fare un’anamnesi approfondita sia dell’attività professionale svolta che, della sfera personale/familiare del professionista.

Questo concetto in genere mi piace rappresentarlo con riferimento all’alta moda, quella sartoriale.

Il corretto inquadramento fiscale della propria attività è un abito confezionato su misura, non c’è un abito uguale all’altro e neppure uno per tutte le stagioni.

Infatti l’errore in cui si incappa più frequentemente è quello di rimanere statici, senza rendersi conto che la professione, proprio come la vita ha le sue fasi: Tempo di crescita, Tempo di stabilità, Tempo di prosperità, Tempo di saggezza.

A ciascuna fase occorre abbinare il regime fiscale più idoneo, proprio come occorre avere l’abito adatto a ciascuna circostanza.

Dal punto di vista relazionale la corretta gestione fiscale della propria attività consente di mantenere un rapporto chiaro con i clienti.

Ad esempio non saranno costretti a diventare correi dell’attività di evasione a fronte di un incasso in nero da parte del professionista; così come in taluni casi non perderanno una detrazione fiscale a vantaggio di un fantomatico sconto (le spese mediche sono esenti da IVA).

Non si creeranno rapporti anomali con i fornitori di beni e servizi in quanto la regolare fatturazione rispetto al pagamento effettuato consentirà non solo di dedurre il corrispondente costo, ma anche di prendere atto di quelli che sono i costi effettivamente sostenuti per poter svolgere la propria attività e ciò consentirà o di imparare a gestire meglio i costi limitando le spese o ad adeguare i propri onorari in funzione delle stesse.

Non dobbiamo mai dimenticare che una corretta e puntuale gestione fiscale contribuisce a sviluppare e sostenere l’attività stessa.

In sintesi, solo un professionista che opera eticamente, anche sul piano fiscale, crea quel valore aggiunto, destinato a durare nel tempo, che consente la crescita personale e professionale di chi gli si affida, per chi collabora con lui ed anche di sé stesso.