Cos’è l’astrologia

Cos’è l’astrologia? e il tema natale? soddisfa subito qualche curiosità partendo da questo articolo

Il Tema Natale o detto più semplicemente oroscopo personale non è altro che una foto del cielo astronomico, dal punto di vista geocentrico, quindi dell’uomo che vive sulla terra, al momento della nascita di una persona.

Per calcolare il tema natale abbiamo bisogno, dunque, delle coordinate geografiche in cui il soggetto é nato, della data e dell’ora in cui è venuto al mondo. In questo modo possiamo disegnare un Tema Natale come nell’esempio proposto in basso.

DUE DOMANDE DEGLI SCETTICI

La prima domanda, fondamentale, che l’uomo scettico si pone, e fa bene è: ma nel caso di nascita di Gemelli che hanno pochi minuti o addirittura secondi di differenza dalla nascita, la carta del cielo è identica. Quindi poiché i gemelli vivono vite diverse, accadimenti diversi come nel caso di personaggi noti: Paolo Villaggio, Roberto Bolle, ecc.

Come può funzionare l’Astrologia?

L’altra domanda è: tante persone nascono nel mondo e probabilmente avranno un tema identico con lo stesso Ascendente, pianeti, ecc. La domanda dello scettico è sempre la stessa: come può funzionare l’Astrologia?

LA RISPOSTA

La risposta è articolata, ma cercherò di semplificarla.

Possiamo immaginare che il tema natale sia un contenitore di diverse divinità e di diversi templi. Nel tema natale, quindi in cielo, troviamo i pianeti-divinità: Sole, la Luna, Marte, Venere, Giove e così via.

Ciascuno di loro, ciascuna divinità, si trova in un Segno, se sono nato nel Segno del Leone, il Sole sarà lì, ma anche in uno specifico settore della carta di nascita che si chiama Casa zodiacale (il tempio) di cui parlavamo.

Immaginiamo che il proprietario di questo tema natale, una persona in carne e ossa, si rivolga alla divinità abitatrice del tempio, in uno specifico segno, per chiedere informazioni oppure leggere le regole scritte nel tempio da seguire nella propria vita.

Il soggetto che porrà la domanda o leggerà le regole possiede una sua storia specifica, una vita, dei genitori, sarà nato in una precisa parte del mondo, quindi condizionato dal luogo, cose che non ha scelto, avrà quindi domande sicuramente diverse da un altro soggetto che possiede lo stesso tema natale, lo stesso cielo e allo stesso modo reintepreterà le regole secondo il suo vissuto.

La Carta di nascita è quindi uno strumento “vuoto”, in cui gli archetipi, forme vuote prive di contenuto, diventano rappresentazione degli dei, delle case, con la domanda del soggetto, con l’interpretazione delle regole o semplicemente con la sua vita, riempie queste forme e le fa proprie, diventano il suo Tema Natale personale che seppure uguale a centinaia di altri è il suo perché vissuto da lui con le sue emozioni, scelte, azioni.

Esiste un rapporto sincronistico tra cielo e uomo, così come ha definito lo psicoanalista C. G. Jung, un rapporto di senso fra gli eventi, non solo celesti, ma esterni e interni alla nostra psiche.

Il soggetto e l’astrologo danno un senso ai pianeti nel cielo di nascita e la vita del proprietario di quella carta celeste.

C. G. G. Jung scriveva: ““Fin dai tempi più remoti lo spirito umano ha cercato di classificare i vari tipi e di portar ordine in tal modo nel caos della vita individuale. Il primo tentativo che ci sia noto in tal campo è quello compiuto dagli antichi astrologi orientali nella cosidetta Trigonia dei quattro elementi, aria, acqua, terra, fuoco. Nell’oroscopo la trigonia dell’aria consiste nei tre segni zodiacali ad essa appartenenti, cioè: Acquario, Gemelli e Libra; quella del fuoco, nei segni dell’Ariete, del Leone, del Sagittario, ecc’.
Secondo quest’antica suddivisione, chi è nato in una di queste trigonie condivide nella sua natura gli elementi che esse rappresentano e che influiscono sul suo carattere e sul suo destino.”

La ricerca del senso è proprio questa.

James Hillman aggiungeva nella Forza del Carattere:

Il carattere aveva un rifugio migliore, il più antico, alla larga da accademie militari, pulpiti e orfanotrofi: l’astrologia, dove peraltro fiorisce a tutt’oggi. La vitalità popolare dell’astrologia attesta il bisogno che abbiamo di una psicologia del carattere per orientarci nella vita. L’astrologia propone il linguaggio dei tratti. A volte si lascia irretire nella trappola del conteggio numerico pseudoscientifico, a volte si appiattisce sulla richiesta, posta dall’Io pratico, di ottenere il successo, di trovare l’amore, di cavarsela dai guai. La sua virtù principale, tuttavia, rimane la rappresentazione di un cielo pieno di caratteristiche che rimandano l’anima individuale a potenze archetipiche. La sua immaginazione mitica riconnette tendenze abituali a necessità più profonde. Parla del carattere per immagini. Se nel tuo tema natale prevale l’elemento acqua, con i Pesci in posizione dominante, il tuo carattere potrà tendere verso la dissoluzione e verso profonde, benché poco ardenti, affinità. Potresti essere sensibile alle minime increspature del tuo ambiente e trovare difficoltà nel riaffiorare dai sogni notturni. Tenderai a evitare le decisioni irrevocabili, preferendo una fluttuante ambivalenza, e ti piaceranno le tempeste e le maree trascinanti, perché sei nel tuo elemento nelle invisibili correnti sottomarine. Tutto questo detto senza una parola di biasimo morale. Non c’è colpa. Il tema natale non predice che diventerai un ubriacone, un’infermiera, uno che rimanda sempre le cose, una violinista romantica, un masochista inveterato, un mercante d’arte con grande fiuto, un detective sensibile alle atmosfere ambientali. L’astrologia non si propone alcun programma di correzione morale; si limita a offrire intuizioni metaforiche, in modo che si possa vivere con maggiore intelligenza il proprio carattere. La sua lettura del carattere utilizza un linguaggio imagistico pieno di sottigliezze; al carattere moralizzato bastano «buono» e «cattivo», o poco altro.”